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Immagine del redattoreBeatrice Granucci

NATO DANZANDO….SUL NASO DEL MONDO….

Chi, almeno una volta non ha scattato una foto dal finestrino di un aereo, magari per pubblicarla sui social o farla vedere agli amici o ancora come semplice ricordo di viaggio. Non ci si annoia mai a guardare il panorama dall’alto, una finestra privilegiata sul mondo. Stavolta Porto, città affascinante ricca di storia e cultura con le sue bellezze architettoniche, i suoi angoli magici. Ogni edificio uno diverso dall’altro, racconta una storia.

Gli Azulejos, le caratteristiche mattonelle decorative e ornamentali dell’architettura portoghese, è una delle prime immagini. Attraverso stili e disegni differenti, raccontano lo splendore di un tempo passato del Regno del Portogallo. Con la mente mi portano tanto a Bahia, città brasiliana a cui sono molto legata, proprio…. un po’ di Brasile in Europa. La stazione di Sao Bento e la suggestiva cattedrale barocca di Sao Francisco ne sono le massime espressioni. La città è un lungo saliscendi tra strade e piazze, piena di piccole stradine tutte da vivere, vecchi tram gialli che arrancano, e taxi nero-verde come in Italia negli anni 60; gente semplice e cordiale i lusitani! E tra le cose da vivere non si può non fermarsi in bui locali dove ascoltare il Fado, tradizionale musica popolare portoghese. Fado dal termine latino “fatum” che significa destino, rappresenta il tipico sentimento portoghese della “saudade”, ovvero un sentimento di malinconia, nostalgia, e sofferenza, il mal d’amore, la saudade per chi è partito, il quotidiano, gli incontri e gli addii della vita. Affascinante Porto, con la sua aria bohemien, attraversata dal fiume Douro, che separa Porto dalla cittadina di Vila Nova de Gaia, è ricca di ponti molto caratteristici e diversi tra loro, per questo detta la città dei ponti, il principale o almeno il più caratteristico, parte dalla città vecchia, è in ferro, progettato da Gustave Alexandre Eiffel (sì, proprio lui quello della torre di Parigi). Ecco allora, quale migliore occasione per un panoramico giro in battello, da li si apprezzano le varie terrazze, coi loro bar, piccoli ristoranti, negozi di souvenir sempre gremiti, le grandi insegne delle cantine Calem, Sandeman, Taylor, Graham…..pronte ad aprire le loro botti per una “alcolica” e sublime degustazione. E alla fonda le caratteristiche imbarcazioni cariche di botti di Porto, pronte a risalire il fiume. Porto, una città, mille colori, lì nella parte della città vecchia non troverete nessun edificio con la sua facciata di azulejos in condizioni perfette, ma vestiti appesi e persone che fuori dal loro balcone guardano la vita che passa. Resto affascinata dalla bellezza che può avere la decadenza. Continuando a camminare lungo le sue strade tortuose e acciotolate mi ritrovo al civico 162 di Rua das Carmelitas davanti alla Livraria Lello, una delle librerie più famose del mondo. Già dall’esterno si nota la magnificenza della facciata un mix di stile neogotico e liberty, ma è entrando, che sono rimasta affascinata dal grande salone con la famosa scalinata rossa che conduce ai piani superiori e alzando gli occhi un’incredibile vetrata colorata con al centro la scritta “Decus in Labore” (virtù nel lavoro) impreziosisce il soffitto, un sogno ad occhi aperti.

E avviandoci a concludere questo piccolo tour non potevo tralasciare il parco del Palazzo di Cristallo, rappresenta il polmone verde della città, costituito da tre zone, i Giardini Romantici, la Quinta Tait e la Quinta de Maiairinha, giardini che si estendono per circa 8 ettari e ospitano piante esotiche e alberi rari. Magnolie, camelie, ulivi, grandi roseti, fontane e un laghetto che ospita anatre e cigni, fiori, colori e profumi unici. Di contorno il museo Romantico dove trascorse gli ultimi mesi di vita il Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia (anche qui la Sardegna mi segue…).

Si torna indietro, la via per il mio albergo, si lascia la vecchia Porto per andare nella zona più moderna, quella dei nuovi palazzi, dei centri commerciali, dei nuovi quartieri, dei negozi con i soliti brand, però a quel punto ci sembra di essere in una città già vista, tutte uguali, nulla di interessante. E’ stato un piccolo tour, interessante, piacevole per la sua tranquillità, proprio quello che mi serviva prima di rituffarmi nei miei profumi, sempre alla ricerca di nuove scoperte olfattive…..

Beatrice




Novembre 2023

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