Un'occasione speciale per tornare a Londra: il Giubileo di Elisabetta, 70 anni di regno!!!
E io ho voluto coglierla!
A farmi da cicerone e compagna di viaggio la mia amica Maria, anche se Londra è la città estera che ho più visitato e dove ho anche vissuto. Adesso però non starò certo a parlarvi di Buckingham Palace, della Cattedrale Westminster, della National Gallery o della Tower Bridge! Risulterei sicuramente scontata e , forse, anche noiosa.
In questa circostanza, mossa dal mio interesse, sempre più profondo, verso l'universo olfattivo e curiosa di nuove conoscenze, ho deciso di sfruttare il nostro tempo libero dagli impegni di corte.., alla visita dei parchi londinesi: mai scelta fu più azzeccata e foriera di nuove fonti di interesse.
"Immensi "è la prima parola che mi viene in mente, la seconda è rappresentata dal tuffo al cuore al cospetto di tanta bellezza: è proprio vero, chi dice che il cuore è solo un muscolo è un idiota!
Il cuore viene colpito, emozionato, ti rende partecipe, complice di tanto incanto.
Sicuramente il St. James’s Park nella City di Westminster, oltre ad essere il più antico parco londinese, è quello più originale per la varietà di piante e fiori, è il pianeta delle rose! Impossibile immaginare una tale moltitudine di rose, dalle più svariate colorazioni, ognuna con un nome diverso, bellissima la rosa Italia, non poteva essere che così...una rosa con l’esterno rosso e l’interno bianco, con una profumazione bellissima!
Un grande lago con due isole dove anatre e aironi fanno da padroni: è abituale vedere le anatre con tutto lo stuolo di anatroccoli in ordinata fila . Distese di prati dove l'atmosfera ti invoglia all'ammirazione, al sogno, al dolce far niente, dove gruppi di ragazzi dei college si fondono con quelli dei turisti, dei runner o degli impiegati in pausa pranzo.
Una coltre avvolgente di piante fa da da corollario a questa beatitudine: una sensazione di benessere puro, di profondo piacere non solo per gli occhi, il mio “naso” prossimo alla overdose… confuso dalla moltitudine dei profumi, dagli odori speziati, mille fragranze sconosciute...attimi splendidi e indimenticabili!
Seconda tappa Hyde Park, ex riserva di caccia di Enrico VIII , forse il più vasto parco londinese: anche qui un bellissimo roseto di notevole interesse botanico, grandi distese di spazi verdi dove è facile veder giocare a foot-ball o a rugby, molti anche i campi da tennis a disposizione. Resta sempre una curiosità lo "speaker corner", uno spazio dove improvvisati oratori cercano di convincerti delle loro certezze.
Una sosta, un attimo di malinconico silenzio, di fronte alla fontana dedicata alla principessa Diana…non si finisce mai di camminare, hai sempre l'impressione che ti manca di vedere ancora qualche cosa!
Chiudiamo con la visita a Kensington Park, praticamente una estensione di Hyde Park: il parco giochi per bambini dedicato alla principessa Diana, una maestosa statua della regina Vittoria... noi, però, volevamo visitare il Giardino italiano: un giardino d’acqua con quattro vasche colme di ninfee, decorate con eleganti statue, fontane a zampillo, un luogo che invita al riposo, magari di fronte ad una tazza di the, se poi alzi gli occhi puoi intravedere la statua del Principe Alberto e poco distante la mitica Albert Hall, sede di concerti e spettacoli tra i più importanti in città e non solo
L' uscita è vicina, i piedi doloranti, ma il cuore è caldo e l'animo felice!
Che dire, per chiudere questo momento di condivisione? I parchi di Londra: storia, bellezza estetica, ricchezza botanica, immagini indelebili di rose, gelsomini, rose rampicanti, ciliegi fioriti, mille piante provenienti da tutti i continenti ...quale regalo più prezioso poteva farmi questa città?
La mia esperienza olfattiva ne ha tratto un grande beneficio sotto tutti i punti di vista, utilissima per il mio percorso conoscitivo e professionale.
Ma c'è ancora moltissimo da vedere e da vivere!!!
Niente ansia...è solo rimandato alla prossima volta!
God save the Queen!