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LA SCUOLA DANUBIANA……




Alcune settimane fa, durante una cena di famiglia, davanti ad un calice di fresche bollicine, tra una chiacchera e l’altra, mio cognato esprime il desiderio di visitare Budapest, un sogno di gioventù scaturito soprattutto dalla sua passione per il calcio e ai ricordi legati al nome di Puskas, uno dei più forti giocatori al mondo, rappresentante della cosiddetta scuola Danubiana, quella che rivoluzionò il gioco del calcio…

Dal momento, però, che non ci troviamo nella redazione della Gazzetta dello Sport, voltiamo velocemente pagina: insomma in un baleno organizziamo questo soggiorno a Budapest, pochi giorni, ma da sfruttare pienamente.

Si è rivelata una interessante e felice sorpresa!

Budapest nasce dall’unificazione di Obuda, Buda e Pest nel 1873 che ne fa una delle capitali più giovani della “vecchia” Europa. Passata attraverso burrascose e rapide trasformazioni, con veloci cambiamenti politici, il suo difetto è quello di non essere riuscita a completarsi. Visitandola, e osservandola da vicino, gli edifici, le opere pubbliche, i monumenti, tanto diversi tra loro e ognuno con le proprie caratteristiche, ci aiutano ad individuare le caratteristiche di questo interessante identikit. La regina del Danubio, la città dei ponti, quasi tutti ricostruiti dopo il secondo conflitto mondiale, ma eretti secondo i progettii originali, offrono una immagine della travagliata storia di questa città.

Abbiamo optato di alloggiare, nella parte vecchia della città: la prima impressione è stata quella di far parte del cast della serie di Hercule Poirot, un tuffo nel passato, magari un’aria un po’ decadente, ma di rara bellezza, con i suoi intarsi, i minimi dettagli in stile neobarocco e neoromantico, con i cortili trasformati in giardini, ma anche intervallati da piccoli quartieri influenzati dalla scuola Bauhaus, richiamo all’Ungheria socialista del secondo dopoguerra.

Ma i profumi? Le fragranze? Gli odori? Vi chiederete?...E' tutto dimenticato?

Non sia mai, ogni viaggio, ogni luogo, ogni giardino ha sempre un suo profumo, una fragranza da regalarmi. Budapest più che una grande capitale, sembra una città di frontiera per l’atmosfera che l'avvolge, per l’aria che si respira, così cosmopolita...sembra di entrare in un bazaar di Istambul.

Si , perchè Budapest è stata fondata da popolazioni provenienti da oriente, i Turchi. E proprio il segno di questa dominazione risulta ancora evidente, le testimonianze sono ancora molte, il paesaggio è pieno di richiami soprattutto nell'immagine dei campanili con i loro rigonfiamenti moreschi, oppure in quella dei mercati coperti, le piscine e le terme sempre molto frequentate, eredità degli storici bagni turchi, insomma si avverte quell’aria un po’ misteriosamente cosmopolita che in Italia ritroviamo per esempio a Venezia, che pur mantenendo la sua identità europea, emana profumi d’Oriente.

Certamente non siamo a Londra, ma quella è la sua caratteristica: proprio al centro del Danubio in una lunga striscia di terra c’è l’isola di Margherita dove è presente un bellissimo giardino giapponese restaurato nel 2000, un’oasi di pace, con al centro un piccolo laghetto popolato da pesci e ninfee variopinte, alberi nani, una piccola cascata e poi un magnifico roseto, da ammirare con una varietà di fragranze, di colori... E' questa l'emozione che, come sempre, mi compensa della fatica giornaliera: cammino all’ombra di alberi centenari, colgo l’odore del muschio e già immagino nuove fragranze da creare... rendermene conto è sempre fonte di gioia profonda! Ciclamini, margherite, primule fanno da cornice ad ampi spazi verdi, mentre all'orizzonte spunta l'imponente torre ottagonale, costruita nel 1911 come serbatoio idrico della città; una sensazione unica!

Ultimo appunto di viaggio, ma non meno significativo: concludere la giornata con la crociera a lume di candela sul Danubio, emozionante vedere la città da un’altra prospettiva, splendida la facciata del Parlamento illuminata….

Bene! Colgo in pienezza anche questa esperienza, cerco di interiorizzare tutte le lezioni che la Natura mi sta offrendo, spero di poter mettere in pratica al meglio i nuovi insegnamenti.

Ho accresciuto ancora una volta il mio bagaglio sensoriale, olfattivo e, aggiungo, formativo.

Sarebbero ancora molte le informazioni utili per un viaggio a Budpest, ma non sono una tour operator : questo è un blog, sono i miei appunti, i miei attimi di emozione, i miei sogni...

Adesso devo continuare a studiare... ho tanta strada ancora da fare!

Ne condivideremo i passi... alla prossima!

Beatrice

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