Cosa vai a fare in Belgio? Non c’è nulla in Belgio che valga una vacanza. Piove sempre, il sole non lo vedi mai! Queste sono le tre risposte che mi son sentita dare, dalle maggior parte delle persone a cui comunicavo la località della mia prossima escursione. Bene, posso dire tranquillamente....ne è valsa la pena. E quanto al tempo sarà stato un caso, magari eccezionale, ma il sole mi ha accompagnato in tutto questo mio breve tour. Il Belgio paese che negli ultimi decenni ha subito profonde trasformazioni, si apre al mondo, ben 63 etnie sono presenti in questo piccolo territorio. E tuttavia nulla hanno perso del loro fascino, le vaste campagne, i piccoli centri ricchi di storia a noi perlopiù sconosciuti, o i grandi centri, impegnati in giganteschi lavori urbanistici per cancellare quell’atmosfera nera e pesante delle vecchie città minerarie, rinnovandole con boschi e giardini. Ma se di Bruxelles di cui quotidianamente sentiamo parlare in qualsiasi tg, capitale del Belgio, residenza reale, centro della vita economica e intellettuale della nazione, e non solo, con i suoi monumenti, i suoi tesori raccolti nei vari Musei; il Belgio è tanto altro. Quel tanto altro è stato lo scoprire piccoli centri, tra questi oltre le varie Bruges, Anversa, Gent, Ostenda “il mio naso” è caduto a Namur storica cittadina, capitale della Vallonia, ricca di monumenti barocchi, posta in strategica posizione alla confluenza della Sambre con la Mosa. Fin dall’Alto Medio Evo fu una munita piazzaforte e sotto le sue mura ebbero luogo assedi e battaglie. Proprio nella sua Cittadella circondata da una rigogliosa vegetazione, ho scoperto un Atelier di profumeria unico al mondo, unico nel suo genere, l’Atelier de Parfumerie Guy Delforge. Il mondo del profumo si è aperto davanti ai miei occhi, le differenti tappe della ricerca, della composizione e la creazione delle fragranze, uniche, conservate nei sotterranei e nelle gallerie della Cittadella, tenute sottochiave, per ricordarne la loro preziosità, sono un ricordo, una scoperta che ricorderò nel tempo, e porterò nel mio cuore. Essere accompagnata da esperti profumieri, vivere i passaggi, capire l’identità del profumo, anzi le varie identità. Perché il profumo è sempre unico. Poter vedere tutto questo non ha prezzo. Le varie fasi di produzione, accompagnate dalla gentilezza che hanno mostrato nei miei riguardi. Ubriacarsi con le fragranze che vanno dal legnoso al floreale, dallo speziato al muschiato, insomma tutte le famiglie olfattive più evocate, fare il giro della loro produzione, vedere le essenze nascoste che forse non troveranno mai vita in un profumo, ma gelosamente conservate dentro grandi ampolle nei sotterranei umidi, sembrava di entrare dentro un racconto dei Tre
Moschettieri o in una scena del Conte di Montecristo. Potenza del profumo. Che dire, alla fine di questo splendido percorso? Viaggiare, rendersi conto di persona, il tempo non è mai sprecato, ognuno di noi ha una concezione diversa del piacere, degli odori, dei sapori, dell’avventura, del tatto e del contatto delle cose e delle persone, e un buon naso queste cose le sa. Certamente di questo piccolo tour in terra belga, possiamo tranquillamente esclamare “ Ne è valsa la pena.......ne è valsa veramente la pena.
Alla prossima,
Beatrice.









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