“La cera, è calda ed è luminosa come una magia. Malena annuiva. Da millenni, la cera viene utilizzata per celebrare gli avvenimenti religiosi più importanti. Senti il profumo, Alice? Guarda la luce, lei ti guiderà quando penserai d’essere smarrita. Ricordati figlia mia, accendi una candela e guarda attraverso la fiamma, troverai le risposte che cerchi.” ( citazione tratta dal libro ”La via del miele” di Cristina Caboni, editore Garzanti). Dalla lettura di questo bello e interessante romanzo, che è stata fonte d’ispirazione per questa nuova avventura, ho tratto questa breve citazione, dove ho potuto attingere diversi spunti per il mio nuovo lavoro. Se un tempo le candele avevano solo il compito di illuminare, oggi le candele soprattutto quelle profumate ci avvolgono, ci abbracciano, ci permettono attraverso le più svariate essenze aromatiche di arricchire le nostre sensazioni; ci portano a scoprire tramite un aroma, le emozioni legate ad un ricordo, alla lettura di un bel libro, al ricordo di un vecchio film, o al ricordo di luoghi vecchi e nuovi, come un messaggio nascosto in una bottiglia e lasciato trasportare dal mare. Aprire le porte al mondo delle candele, legarle a doppio filo alle note olfattive, prendersene cura, cercare la migliore soluzione per il suo packaging, sono stati gli ostacoli più importanti che ho dovuto superare. Tutto ciò che poteva sembrare semplice, non lo è stato. Scegliere la nota aromatica su cui puntare per la mia candela, ha comportato scegliere tra luoghi e momenti visitati nelle mie esperienze. Dalle rose dei giardini inglesi, dal ginepro che ricorda le spiagge di finissima sabbia bianca e il mare cristallino della ”mia” Sardegna, le spezie dei miei giardini materni, e dei luoghi orientali visitati, o i fiori di gelsomino che con le sue mille sfaccettature riesce sempre ad adattarsi ad ogni occasione, al dolce della vaniglia che con le sue note gourmand stuzzicano i palati fini. La mia firma olfattiva, per creare un profumo unico, magari un regalo perfetto per creare un’atmosfera profumata e illuminante. Sono ottimista, a voi il giudizio di aver fatto un buon lavoro. Beatrice
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